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Care ragazze e cari ragazzi che vi siete impegnati

2 maggio 2016

winnerCare ragazze e cari ragazzi che vi siete impegnate/i nel con-corso (col trattino, anche se sarebbe errore da matita rossa!) del Lo Faccio Bene Cinefest

Cari insegnanti che avete accompagnato con passione e guidato i vostri allievi in questa avventura

 Il trattino tra “con” e “corso” fa la differenza: qui si corre assieme, e non contro, e si vince tutti, o, almeno, chi vuole vincere, la battaglia della vita Continua a leggere

MODALITA’ VOTO GIURIA TECNICA

30 aprile 2016

Cari tutti/e,

pur avendo indicato nel bando che sia la giuria popolare che quella tecnica hanno un peso del 50%, in effetti ci siamo resi conto, anche grazie alle vostre richieste, che è necessario esplicitare il meccanismo di calcolo del punteggio finale ai fini dell’assegnazione dei premi.

La commissione selezionatrice del concorso Lo faccio bene Cinefest  è composta da: produttori agricoli, insegnanti, educatori, gasisti, animatori di reti di economia solidale, creativi, web masters, sognatori …

La valutazione dei video  della commissione selezionatrice terrà conto dei seguenti elementi:

  • originalità dell’opera in termini formali e narrativi;
  • qualità tecnica, ma non solo!

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Ultimi giorni per inviare i vostri lavori e poi…al via il voto!

12 aprile 2016

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Cari amici mancano ormai 3 giorni alla scadenza del con-corso per le scuole.

Avete inviato i vostri lavori? Avete terminato gli ultimi ritocchi?

Pronti ad entusiasmare la giuria ma soprattutto chi, come tutti noi, ha bisogno di vedere e condividere quanto di bello avete realizzato, quanto di bello avete raccontato?

Il 15 è l’ultimo giorno utile, forza!

E dal 16….si vota! Come? Via web, su Social Business World: in questa pagina (http://www.lofacciobenecinefest.eu/come-votare/) le semplici istruzioni e una breve,  importante spiegazione del perché abbiamo scelto questa piattaforma.

Aspettiamo con gioia i vostri corti e….la festa di premiazione collettiva!

Dove? Quando?

Al Festival Ritmi e danze del mondo di Giavera del Montello (TV), dal 3 al 5 giugno 2016.

VENUTI DAL MARE

Attenzione! I nostri video provocano una significativa crescita di empatia ed un notevole calo di xenofobia.

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Siamo orgogliosi di annunciare la creazione di una nuova sezione dedicata ai migranti.

Ci hanno insegnato ad essere fieri del nostro passato, delle culture che ci hanno formato, dei monumenti che ne sono espressione.

Il nostro Paese è stato, di volta in volta, preda ambita o luogo di rifugio. Ogni popolo ha lasciato qualcosa e si è pian piano amalgamato con chi l’aveva preceduto. I confini, così come li conosciamo oggi, sono storia recente e quelli del passato non hanno mai fermato a lungo né gli eserciti, né tantomeno le genti in fuga da guerre e carestie.

I migranti di oggi appartengono a questi ultimi, non hanno armi e subiscono, come noi, le conseguenze dell’integralismo. Fuggono da chi vuole ridurli in schiavitù, obbligandoli a sottomettersi ad una legge che non è la loro, ma fuggono anche dalla fame, conseguenza dello sfruttamento selvaggio dei loro territori da parte di chi ha interesse a mantenere il controllo esclusivo delle risorse. I bambini, le donne e gli uomini che rischiano la vita per arrivare da noi ne farebbero volentieri a meno se potessero, se nei loro Paesi ci fossero pace e lavoro.

Finché questo non sarà ben chiaro nella mente di ogni Europeo, il Mediterraneo continuerà ad essere teatro di sofferenze anziché portatore di vita e civiltà.

Da qualsiasi posto provenga, questa umanità porta con sé un patrimonio di conoscenze e cultura e noi, accogliendoli, cosa ne facciamo? La chiudiamo entro i recinti dei campi, la mettiamo a tacere, la ignoriamo, costringendo all’inazione o alla fuga chi cerca dignità per sé e per i propri figli. L’Italia, un Paese di vecchi, pieno di borghi abbandonati, di campi incolti, di fabbriche chiuse, preferisce ignorare le potenzialità vitali dei migranti, la grande risorsa che potrebbero costituire.

Guardate i video e vi accorgerete che l’accoglienza, quella vera, è possibile. Ed è fonte di dignità per chi la dà e per chi la riceve.

E per fare qualcosa di ancora più concreto, questa petizione può essere un primo passo verso il riconoscimento della dignità delle persone che attraversano mari e territori a loro sconosciuti ma che destano speranza. Firmiamola!