Com’è andata, dall’inizio.
Spesso per capire una cosa, conviene vedere com’è nata.
Eravamo un po’ di amici e amiche da tutt’Italia: agricoltori del sud, insegnanti del centro Italia, gasiste del nord, giornalisti. Gente da sempre impegnata nel tentativo di cambiare le cose dal basso, attraverso le azioni quotidiane.
Eravamo a Firenze, al cinefestival Tutti Nello Stesso Piatto.
Ci siamo detti: “Certo, è giusto denunciare tutto quello che c’è dietro al cibo, che la gente sappia cosa mangia e cosa fa mangiare ai propri figli, che sfruttamento si cela dietro a certi marchi noti e tutte le “porcate” che i potenti fanno alle nostre spalle. Ma…”
Ma chi racconta ciò che di bello fanno i gruppi organizzati in modo spontaneo , molto spesso assieme, migliorando in silenzio le proprie vite e incidendo concretamente anche sulle vite di tanti altri?
Chi mostra i buoni esempi e le buone pratiche, specialmente ai giovani che in questa società non si possono permettere di coltivare speranze? Nessuno!
E allora facciamolo!”
Facciamolo bene
Nasce così l’idea di una rassegna di medi e corto-metraggi, aventi come temi centrali la cooperazione, la solidarietà e la sostenibilità.
Storie raccontate attraverso i suoni e le immagini di chi ce l’ha fatta e di chi lo sta facendo, oggi, in Italia e nel resto del mondo.
Percorsi che mostrano che, anche partendo da poco, le cose si possono fare; che stimolano all’azione, immediata e preferibilmente collettiva.
Un racconto di cambiamenti possibili, per divulgare nuove vie da percorrere.
Le buone pratiche, in pratica
Gli esempi positivi hanno bisogno di un modo di raccontarli che è a sua volta una buona pratica.
La rassegna è stata quindi corredata da alcuni strumenti, tra cui una “cassetta degli attrezzi”, utile per meglio organizzare il “cinefestival” nelle diverse piazze ospitanti l’evento.
Si parte dalle piazze per arrivare sui banchi di scuola, tra le mura delle case e sui tavoli istituzionali con proposte concrete di indirizzo.
Ora è un progetto in divenire: è giovane ma già conta numerosissime adesioni.
Un mosaico estendibile all’infinito, al quale ognuno può aggiungere il proprio tassello.
La forza di Lo Faccio Bene dipenderà quindi dall’ulteriore coinvolgimento di altri soggetti, di ulteriori punti di vista, di nuove energie, che daranno linfa e nuove prospettive all’idea originaria.
In una battuta: dal capitale delle relazioni, da cui prende avvio una nuova forma di rivoluzione gentile verso il mondo che vorremmo.
Dal basso, con simboliche azioni concrete e con la creazione di piccole ma vere opportunità di lavoro rigorosamente retribuito, si mira a decontaminare fette della società rispetto alle tematiche dell’economia solidale, a propagare le tematiche dell’economia solidale a nuovi segmenti della società, pronti a scoprire che è un’economia del buon senso e della giustizia sociale.
Togliere gli ostacoli organizzativi e tecnici
Il risultato: un intero festival che può arrivare in ogni paesino, in ogni quartiere.
Fino a oggi era difficilissimo: troppe spese, complicazioni tecniche, burocrazia.
Col nostro cinefest possiamo togliere vari ostacoli organizzativi e tecnici, in modo gratuito e veloce. Grazie ad internet ed alle nuove tecnologie, e anche grazie ad un modo più comunitario e collaborativo di organizzare la cultura dal basso.
Il risultato è che ogni associazione o gruppo può organizzare, senza troppe complicazioni, un grande festival vero e speciale, per mostrare esempi positivi e diffondere ottimismo e voglia di fare. I film ci sono, belli, coerenti tra loro, selezionati anche dal pubblico.
E adesso facciamo anche il con-corso!
Il bando è già uscito.
- Sezione destinata ai videomaker: sbrigatevi, scade il 15 Maggio.
- Sezione destinata alle scuole : si apre a Settembre.