TORNEREMO QUELLI DI PRIMA? AVREMO IMPARATO AD ESSERE MIGLIORI E FELICI?
RACCONTO DI ESEMPI POSITIVI, DEL DOMANI CHE VERRA’
Oltre un anno fa, precisamente l’11 Marzo del 2020, l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha dichiarato ufficialmente lo stato di pandemia.
E’ indubbio che mai più, nelle nostre vite, niente sarà come prima dell’inizio di questa “Guerra” contro un nemico invisibile, che mai avremmo immaginato si rivelasse così subdola e paralizzante.
Ma partendo da noi esseri umani, dalle nostre percezioni e dal nostro quotidiano, dopo lo sconcerto, i dubbi, le paure, le perdite che purtroppo direttamente o indirettamente alcuni di noi hanno subito, il senso di impotenza, di limitazione delle nostre libertà individuali, è subentrata per molti di noi, una fase di obbligato silenzio, di riflessione, di osservazione e infine di azione.
Nello sgomento più totale, siamo stati spettatori in un certo senso privilegiati di un vero e proprio miracolo.
Il nostro doverci fermare obbligatoriamente, ascoltare il nostro disagio ed entrare in contatto con il dolore, senza riempire il vuoto con l’effimero, ci ha permesso di osservare la MadreTerra.
Sì, proprio Lei, immensa e potente, riappropriarsi dei suoi spazi, attraverso la natura e gli altri esseri che la animano, liberi di poterlo fare, senza subire i condizionamenti delle nostre azioni.
Abbiamo avuto l’occasione, e tutt’ora l’abbiamo, (ma se ci riusciremo non lo so, spero tanto di sì), di rimodularci diversi e migliori.
Di abbandonare i nostri piccoli egoismi e di lavorare per un mondo a misura di tutti, nessuno escluso.
I sogni, devono essere prepotenti, ho sentito dire un giorno, all’amico DE RUGGERI, ex sindaco novantenne della Città di Matera, Patrimonio dell’Unesco.
Ed ho compreso ancor meglio quanta forza contenesse questo auspicio, pronunciato da un uomo che buona parte della sua vita l’ha vissuta da protagonista e da guerriero.
Che, ancora, ha tanto da vivere, da imparare e da insegnare, attraverso le sue scelte che fungono da esempio di valori forti e prepotenti al pari dei suoi sogni.
Dalla vulcanica Sicilia, attraversando la Calabria, per giungere in una Roma silenziosa ma ancor più maestosa, e proseguire poi verso Ravenna e Bergamo simbolo di quanto questa pandemia abbia lasciato troppi caduti sul campo e tante ferite aperte, qualcosa si è mosso per ricordarci che abbiamo il dovere di vivere bene, onorando ogni singolo giorno che ci verrà ancora concesso, con leggerezza e al contempo serietà.
Dai piccoli gesti possono nascere grandi cose, che cambiano in meglio la vita di chi si attiva affinche ciò possa accedere.
Ed è stato così, ad esempio, per la giovane Rete calabrese “Semplicemente Noi” ancora in fase di assestamento e per tutte le micro realtà a loro volta coinvolte, che hanno beneficiato degli esempi positivi osservati, vissuti e praticati da alcuni di noi, in questi anni di iniziative congiunte in lungo e largo per la penisola italiana e in diverse Città europee. La terra, il cibo, la consapevolezza, la sensibilizzazione, la cultura, l’etica, la condivisione ed infine la creazione di occupazione regolare e stabile, sono state al centro e lo saranno anche in futuro, di scelte che profumano di buono.
Questo lungo anno, ci ha visto inoltre coinvolte in alcuni progetti nazionali ai quali abbiamo aderito attraverso la nostra diretta testimonianza ed esperienza. Tra questi ne cito in particolar modo due. Il primo sull’innovazione e sulla sostenibilità a livello internazionale, promosso dal SANTA CHIARA LAB, (Centro dell’Università di Siena per le attività di Innovazione Interdisciplinare e formazione trasversale), che a livello Europeo sensibilizza verso queste tematiche e funge da collante tra imprese e mondo accademico.
Il secondo, “I Primi 1000 Giorni di Vita” della Fondazione COMITANS, che si occupa dell’interazione tra allattamento, dieta e modulazione del microbiota intestinale. Dunque mette in relazione il cibo sano, la ricerca e la salute a partire dai bambini e dalle loro mamme. Nel farlo si occupa altresì di inclusione sociale, coinvolgendo nel progetto oltre che centri di ricerca universitari e centri ospedalieri d’eccellenza come il Bambin Gesu’, anche alcune comunità che ospitano presso le proprie strutture, soggetti svantaggiati, prevalentemente mamme sole con figli.
Il cammino credo sia ancora molto lungo, ma all’orizzonte si intravedono piccoli germogli che danno speranza rispetto al domani che verrà.
Biosmurra
Rete Semplicemente Noi
Contributo di Cristiana Smurra, per Lo Faccio Bene Cinefest